C’è una linea sottile che divide il sogno, l’immaginazione dalla realtà; questa notte silenziosa e tiepida me la fa sembrare nuovamente accessibile. Quella linea l’ho attraversata molte volte nei miei anni, tante da confondere i confini delle diverse percezioni. Ma questa notte davanti allo Ionio pieno di sussurri voglio gettare la mia vita oltre il rimbalzo continuo tra ciò che è e ciò che sarebbe stato; una parte di me resterà qui, lo so, a far da specchietto per le allodole…l’altra voglio dividerla con chiunque passi da queste parti e abbia un sorriso per l’eternità.
Quella sera sei tornata a casa con me, gioco aperto e, incredibilmente, mi sono comportato con gradevole simpatia, nemmeno una parola fuori posto o un gesto di troppo; quando un attimo prima di entrare nel portone mi hai baciato sulla guancia e mi hai sorriso ero ormai finito. Stasera è la stessa cosa ma non devo guardarti in viso: - Non durerà! - è la frase scritta dentro i tuoi occhi un attimo dopo il rush finale. Non è vero, non importa, ci siamo ci siamo stati, quell’amore è nostro, solo nostro Giulia, l’universo stanotte ci ha già portato via. Il blog è lì, mi rappresenta, non posso disquisire io sulla mia letteratura, sulla sua effettiva validità. Io quando scrivo sono fuori da tutto, non scrivo per nessuno in particolare apro il cuore e l’intelletto e mi lascio andare. Scrivere è la mia libertà non la baratterò con niente altro al mondo vorrei fosse anche quella di chi mi legge nell’attimo perenne dello sguardo che passa sulle parole. Ero così già a dieci anni, solo mia ma...

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