Questa dicotomia maledetta, questa impossibilità di abbracciare alcunché in toto: il bisogno o forse l’istinto di scendere nei dettagli di comprendere il prima e il dopo di ogni dettato intellettuale, questo mi ha impedito di sedere con placida convinzione in qualsiasi consesso umano. Non è stato sempre legato ad argomentazioni esclusivamente politiche o sociali, mi succedeva anche con la musica o l’arte; c’è stato un tempo in cui essere un “bastian contrario” pareva connaturato al mio viso. Io mi devo convincere, devo capire e non riesco a sorvolare con noncuranza sui mille compromessi che assillano la nostra vita. Non ho mai visto la schiera dei buoni assembrata solo da una parte del territorio, ho incontrato angeli all’inferno e vergini nei postriboli. La loro presenza non cambiava la natura dei luoghi, non cambiava allo stesso tempo la mia valutazione su di essi, mi impediva, allora come oggi, di ergerli a campioni del mio panorama spirituale. In rete dove il massimalismo e il bisogno quasi disperato di appartenenza è così diffuso il mio modo di pensare trova sempre meno cittadinanza; c’è sempre qualcuno che “completa” il mio ragionamento e resta deluso o infastidito quando intervengo a chiarire o modificare l’altrui conclusione.
Quella sera sei tornata a casa con me, gioco aperto e, incredibilmente, mi sono comportato con gradevole simpatia, nemmeno una parola fuori posto o un gesto di troppo; quando un attimo prima di entrare nel portone mi hai baciato sulla guancia e mi hai sorriso ero ormai finito. Stasera è la stessa cosa ma non devo guardarti in viso: - Non durerà! - è la frase scritta dentro i tuoi occhi un attimo dopo il rush finale. Non è vero, non importa, ci siamo ci siamo stati, quell’amore è nostro, solo nostro Giulia, l’universo stanotte ci ha già portato via. Il blog è lì, mi rappresenta, non posso disquisire io sulla mia letteratura, sulla sua effettiva validità. Io quando scrivo sono fuori da tutto, non scrivo per nessuno in particolare apro il cuore e l’intelletto e mi lascio andare. Scrivere è la mia libertà non la baratterò con niente altro al mondo vorrei fosse anche quella di chi mi legge nell’attimo perenne dello sguardo che passa sulle parole. Ero così già a dieci anni, solo mia ma...

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