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CLANDESTINO -

La questione clandestini sul territorio nazionale è gestita in modo vergognoso, direi senza senso ne umano ne politico; la clandestinità è un reato ovunque e i confini nazionali esistono ovunque perché le nazioni esistono su tutto il pianeta qualunque sia il loro regime politico. In nessun luogo al mondo l’arrivo in massa di esseri umani con abitudini e culture diverse ha prodotto SOLO effetti positivi, la storia ce lo dice a chiare lettere e ci dice anche che solo un’integrazione pulita con il vecchio tessuto sociale in cui ti presenti può essere accettata. Il contrario produce devastazioni terribili. Non si è mai visto che una civiltà debba sparire autoconsegnandosi ( è questa la vera fondamentale differenza di cui nessuno parla) ad un’altra che la invade con arroganza. I termini della questione sono ben diversi, i valori dell’Europa millenaria non sono inferiori a quelli delle foreste o dei deserti africani, non si capisce il senso di chi afferma il contrario. Inoltre l'azione delle ONG è palesemente una versione moderna delle navi negriere fine XVIII secolo e non capisco secondo quale criterio si possa favorire una immigrazione incontrollata in un paese che ha enormi problemi economici, sociali ed etici. Una follia ipocrita e letale spacciata per solidarietà umana, la stessa con cui riempire di nuovi schiavi le bidonville e le baraccopoli del nostro territorio, campi di concentramento per schiavi sotto l'occhio indifferente delle Prefetture! Lo schiavismo dei caporali, la lotta tra poveri e il loro sfruttamento deriva direttamente dalla politica immigrazionistica dei governi precedenti a questo. Non c'è nessuna integrazione perché la gran parte di uomini che arriva qui non ha alcun interesse a conoscere e accettare e rispettare l'Italia come è stata e come è.

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CONTINUO

 Quella sera sei tornata a casa con me, gioco aperto e, incredibilmente, mi sono comportato con gradevole simpatia, nemmeno una parola fuori posto o un gesto di troppo; quando un attimo prima di entrare nel portone mi hai baciato sulla guancia e mi hai sorriso ero ormai finito. Stasera è la stessa cosa ma non devo guardarti in viso: - Non durerà! - è la frase scritta dentro i tuoi occhi un attimo dopo il rush finale. Non è vero, non importa, ci siamo ci siamo stati, quell’amore è nostro, solo nostro Giulia, l’universo stanotte ci ha già portato via. Il blog è lì, mi rappresenta, non posso disquisire io sulla mia letteratura, sulla sua effettiva validità. Io quando scrivo sono fuori da tutto, non scrivo per nessuno in particolare apro il cuore e l’intelletto e mi lascio andare. Scrivere è la mia libertà non la baratterò con niente altro al mondo vorrei fosse anche quella di chi mi legge nell’attimo perenne dello sguardo che passa sulle parole. Ero così già a dieci anni, solo mia ma...

UN'IPOTESI -

Se ami non fai l’amore, ce l’hai dentro e lo tiri fuori, non ti vedi mentre lo fai e quindi non hai nessuna pruriginosa fantasia sessuale. Non c’è sesso nell’amore ma solo sviluppi trascendentali di una nobiltà eterna che hai come patrimonio da spendere. E lo spendi male, sempre. Il concetto di piacere sessuale sta stretto dentro il mio amore: prima no, prima ci stava benissimo ma era un’ipotesi.
L’amore era un patrimonio enorme e noi non potevamo contenerlo tutto…si apre un interruttore, un giorno, e poi a ondate la vita ti porta via come un fiume in piena e tu non puoi rifiutarti di essere diverso da prima!