Passa ai contenuti principali

TUTTI SCRITTORI NESSUN LETTORE

Il maggiore pericolo che si corre nell'affrontare l’argomento “scrittura” su un articolo di un blog sconosciuto, da perfetto sconosciuto ( siamo tutti così), è quello di apparire saccente. Invece io vorrei dire alcune cose da lettore e basta: certo un lettore con una certa pratica di scrittura e molti anni di rete sulle spalle.
La scrittura è comunicazione a parer mio, trasmissione di concetti, esperienze, emozioni. Non c'è modo più elevato di conservare la propria traccia esistenziale nel tempo della scrittura. L'esercizio "libero", come quello esercitato qui per esempio, è importante certo ma poi entrano in gioco altri fattori e non sempre essi sono quantificabili e prevedibili. Dipende per es. dalla cultura personale di chi scrive e di chi legge, dall'abitudine alla lettura di qualcosa che superi le tre righe dei social. Ma la scrittura, a qualsiasi genere letterario si rivolga, è soprattutto una liberazione per chi la produce e un'avventura per chi ne usufruisce. Non c'è una cifra stilistica sempre uguale da riferimento, vi sono testi che pur essenziali e nudi entrano dentro immediatamente, altri ben costruiti e "nobili" che restano irrimediabilmente fuori. Quello che mi da più fastidio nei testi che affronto da lettore è la forzata e snobistica presunzione di voler essere a tutti i costi "di tendenza", di volersi inserire in una cerchia ristretta da elite culturale….pur di raggiungere questo scopo ho letto testi inguardabili, astrusi, fumosi e pieni di spocchia salutati con grandi applausi da una cerchia ristretta di aficionados di quel blogger. Il web è pieno di esempi simili, all’inverso testi bellissimi, luminosi e originali fanno la muffa in certi blog dove trovare un commento e un lettore è una rarità. D’altronde nella letteratura ufficiale conosciamo esempi perfetti di scrittori o poeti quasi sconosciuti che hanno lasciato una traccia indelebile nell’animo del lettore pur senza avere nulla delle cose che oggi fanno un caso letterario di un libro. Ci sono decine di titoli in libreria che hanno come autori il politico di turno, l’attore, l’attrice, l’anchorman, il giornalista che improvvisamente vengono omologati al rango di scrittori ma ne sono lontanissimi. Un libro se è buono entra, ti obbliga a riflettere. E ti porta via.

Commenti

Post popolari in questo blog

CONTINUO

 Quella sera sei tornata a casa con me, gioco aperto e, incredibilmente, mi sono comportato con gradevole simpatia, nemmeno una parola fuori posto o un gesto di troppo; quando un attimo prima di entrare nel portone mi hai baciato sulla guancia e mi hai sorriso ero ormai finito. Stasera è la stessa cosa ma non devo guardarti in viso: - Non durerà! - è la frase scritta dentro i tuoi occhi un attimo dopo il rush finale. Non è vero, non importa, ci siamo ci siamo stati, quell’amore è nostro, solo nostro Giulia, l’universo stanotte ci ha già portato via. Il blog è lì, mi rappresenta, non posso disquisire io sulla mia letteratura, sulla sua effettiva validità. Io quando scrivo sono fuori da tutto, non scrivo per nessuno in particolare apro il cuore e l’intelletto e mi lascio andare. Scrivere è la mia libertà non la baratterò con niente altro al mondo vorrei fosse anche quella di chi mi legge nell’attimo perenne dello sguardo che passa sulle parole. Ero così già a dieci anni, solo mia ma...

UN'IPOTESI -

Se ami non fai l’amore, ce l’hai dentro e lo tiri fuori, non ti vedi mentre lo fai e quindi non hai nessuna pruriginosa fantasia sessuale. Non c’è sesso nell’amore ma solo sviluppi trascendentali di una nobiltà eterna che hai come patrimonio da spendere. E lo spendi male, sempre. Il concetto di piacere sessuale sta stretto dentro il mio amore: prima no, prima ci stava benissimo ma era un’ipotesi.
L’amore era un patrimonio enorme e noi non potevamo contenerlo tutto…si apre un interruttore, un giorno, e poi a ondate la vita ti porta via come un fiume in piena e tu non puoi rifiutarti di essere diverso da prima!