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Eletta impossibile

Giudicare non lo ritengo un difetto, tutti noi giudichiamo ma non tutti dichiariamo il giudizio, così confrontarsi diventa difficile se non inutile. Del resto ciò che abbiamo in testa vien fuori poi con le nostre azioni e i nostri atteggiamenti quindi perchè mantenersi nell’indefinito o glissare? Non capisco questo nascondersi, questo dire sempre a metà. La scrittura non è fatta per questo, se essa deve restare che sia almeno sincera, un punto di riferimento chiaro. Io scrivo in modo riconoscibile, non ho varie sintassi utilizzabili a piacere, scrivo come sempre ho fatto fin da ragazzo ma ho assorbito varie scritture e mi hanno affascinato non lo nego. Ho letto anche la tua scrittura, difficile e complessa quella in rete, più netta qui sulla mail, è normale che anch’essa entri a far parte del mio patrimonio culturale: lo dico a te vampira di parole, ogni contatto resta, ogni riga scritta resta, costruirci sopra è possibile perché abbiamo gettato le fondamenta.

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CONTINUO

 Quella sera sei tornata a casa con me, gioco aperto e, incredibilmente, mi sono comportato con gradevole simpatia, nemmeno una parola fuori posto o un gesto di troppo; quando un attimo prima di entrare nel portone mi hai baciato sulla guancia e mi hai sorriso ero ormai finito. Stasera è la stessa cosa ma non devo guardarti in viso: - Non durerà! - è la frase scritta dentro i tuoi occhi un attimo dopo il rush finale. Non è vero, non importa, ci siamo ci siamo stati, quell’amore è nostro, solo nostro Giulia, l’universo stanotte ci ha già portato via. Il blog è lì, mi rappresenta, non posso disquisire io sulla mia letteratura, sulla sua effettiva validità. Io quando scrivo sono fuori da tutto, non scrivo per nessuno in particolare apro il cuore e l’intelletto e mi lascio andare. Scrivere è la mia libertà non la baratterò con niente altro al mondo vorrei fosse anche quella di chi mi legge nell’attimo perenne dello sguardo che passa sulle parole. Ero così già a dieci anni, solo mia ma...

UN'IPOTESI -

Se ami non fai l’amore, ce l’hai dentro e lo tiri fuori, non ti vedi mentre lo fai e quindi non hai nessuna pruriginosa fantasia sessuale. Non c’è sesso nell’amore ma solo sviluppi trascendentali di una nobiltà eterna che hai come patrimonio da spendere. E lo spendi male, sempre. Il concetto di piacere sessuale sta stretto dentro il mio amore: prima no, prima ci stava benissimo ma era un’ipotesi.
L’amore era un patrimonio enorme e noi non potevamo contenerlo tutto…si apre un interruttore, un giorno, e poi a ondate la vita ti porta via come un fiume in piena e tu non puoi rifiutarti di essere diverso da prima!