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LA SERA DI SERA



E’ quando la luce vacilla
e va via che arrivano gli altri colori.
Tornano a grumi i ricordi
come collane delle altre vite
che io ho finto di dimenticare.
Si riflettono in questa,
danzano sui miei capelli,
mi trascinano, timido, in un ballo
pubblico sotto gli occhi di spettatori
diversamente interessati.
A volte rovescio il capo all’indietro
e mi concedo.
Allora è bellissimo,
i cieli, le strade, le stagioni,
i visi e le parole, mi sfondano
il cuore
senza farmi male.
Allora io sono vero, senza luci di scena
falsi eroismi, concrete paure.
Sono quel che mia madre ama e teme io sia:
un lucido errore che riconosce se stesso.
Aspetto che gli astri terminino
il loro ciclo, domattina non potrò dire di aver sognato
non riesco mai a dividere esattamente
i sogni dalla realtà,
l’oggi da ieri,
i miei occhi stanchi dai miei piedi
di bambino.
E’ di sera che il quadro si compone
ed io che sono malato
alzo il viso verso l’eco delle mie ombre
in direzione del mio respiro lontano.

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CONTINUO

 Quella sera sei tornata a casa con me, gioco aperto e, incredibilmente, mi sono comportato con gradevole simpatia, nemmeno una parola fuori posto o un gesto di troppo; quando un attimo prima di entrare nel portone mi hai baciato sulla guancia e mi hai sorriso ero ormai finito. Stasera è la stessa cosa ma non devo guardarti in viso: - Non durerà! - è la frase scritta dentro i tuoi occhi un attimo dopo il rush finale. Non è vero, non importa, ci siamo ci siamo stati, quell’amore è nostro, solo nostro Giulia, l’universo stanotte ci ha già portato via. Il blog è lì, mi rappresenta, non posso disquisire io sulla mia letteratura, sulla sua effettiva validità. Io quando scrivo sono fuori da tutto, non scrivo per nessuno in particolare apro il cuore e l’intelletto e mi lascio andare. Scrivere è la mia libertà non la baratterò con niente altro al mondo vorrei fosse anche quella di chi mi legge nell’attimo perenne dello sguardo che passa sulle parole. Ero così già a dieci anni, solo mia ma...

UN'IPOTESI -

Se ami non fai l’amore, ce l’hai dentro e lo tiri fuori, non ti vedi mentre lo fai e quindi non hai nessuna pruriginosa fantasia sessuale. Non c’è sesso nell’amore ma solo sviluppi trascendentali di una nobiltà eterna che hai come patrimonio da spendere. E lo spendi male, sempre. Il concetto di piacere sessuale sta stretto dentro il mio amore: prima no, prima ci stava benissimo ma era un’ipotesi.
L’amore era un patrimonio enorme e noi non potevamo contenerlo tutto…si apre un interruttore, un giorno, e poi a ondate la vita ti porta via come un fiume in piena e tu non puoi rifiutarti di essere diverso da prima!