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MINIMUM

Quando alla fine del febbraio 2020 è scoppiata in modo inequivocabile la pandemia da Covid 19 io praticamente ho smesso di lavorare, però ho pensato molto più di prima e in modo poco rassicurante. Avevo questi fogli elettronici tra le mani e una miriade di blog a disposizione. Ho scelto questo per depositarvi dentro più di 600 post ricavati da decenni di scrittura personale in rete e non. Questo è MINIMUM e spero resti a lungo nell'universo virtuale che io ci sia o meno. A me è piaciuto ma se non risolvo il problema della comunicazione all'esterno il blog morirà di inedia così. Non esiste altro sistema che venire a questuare alle vostre porte per dirvi - io esisto!- Non è un sistema che mi piace ma non ho alternative. Del resto ho smesso di commentarvi da molto tempo ma continuo a leggervi...potreste fare altrettanto anche voi. I testi hanno date del tutto inventate e alcuni risalgono a decenni fa. C'è la moderazione. Non c'è un blogroll. I pochissimi commenti lasciati da me in calce a certi post sono una decisione voluta. Su tutti testi qui presenti c'è il COPYRIGHT. Fine della trasmissione.

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CONTINUO

 Quella sera sei tornata a casa con me, gioco aperto e, incredibilmente, mi sono comportato con gradevole simpatia, nemmeno una parola fuori posto o un gesto di troppo; quando un attimo prima di entrare nel portone mi hai baciato sulla guancia e mi hai sorriso ero ormai finito. Stasera è la stessa cosa ma non devo guardarti in viso: - Non durerà! - è la frase scritta dentro i tuoi occhi un attimo dopo il rush finale. Non è vero, non importa, ci siamo ci siamo stati, quell’amore è nostro, solo nostro Giulia, l’universo stanotte ci ha già portato via. Il blog è lì, mi rappresenta, non posso disquisire io sulla mia letteratura, sulla sua effettiva validità. Io quando scrivo sono fuori da tutto, non scrivo per nessuno in particolare apro il cuore e l’intelletto e mi lascio andare. Scrivere è la mia libertà non la baratterò con niente altro al mondo vorrei fosse anche quella di chi mi legge nell’attimo perenne dello sguardo che passa sulle parole. Ero così già a dieci anni, solo mia ma...

UN'IPOTESI -

Se ami non fai l’amore, ce l’hai dentro e lo tiri fuori, non ti vedi mentre lo fai e quindi non hai nessuna pruriginosa fantasia sessuale. Non c’è sesso nell’amore ma solo sviluppi trascendentali di una nobiltà eterna che hai come patrimonio da spendere. E lo spendi male, sempre. Il concetto di piacere sessuale sta stretto dentro il mio amore: prima no, prima ci stava benissimo ma era un’ipotesi.
L’amore era un patrimonio enorme e noi non potevamo contenerlo tutto…si apre un interruttore, un giorno, e poi a ondate la vita ti porta via come un fiume in piena e tu non puoi rifiutarti di essere diverso da prima!