L’obiettivo è quello di testimoniare sinceramente me stesso e lasciare in rete il più a lungo possibile il senso della mia vita e del mio narcisismo intellettuale così com’è. Ho ancora alcune cose da sistemare prima di chiudere la porta, ho ancora alcune bellissime e segrete zone d’ombra da illuminare per un momento. Non mi interessa altro che scrivere e capire per poi tornare da dove sono venuto, sorridere agli alberi di viale della Libertà davanti ad una tazza di caffè in un bar di via Mazzini e pensare a tutte ma veramente tutte queste vite assieme.
Quella sera sei tornata a casa con me, gioco aperto e, incredibilmente, mi sono comportato con gradevole simpatia, nemmeno una parola fuori posto o un gesto di troppo; quando un attimo prima di entrare nel portone mi hai baciato sulla guancia e mi hai sorriso ero ormai finito. Stasera è la stessa cosa ma non devo guardarti in viso: - Non durerà! - è la frase scritta dentro i tuoi occhi un attimo dopo il rush finale. Non è vero, non importa, ci siamo ci siamo stati, quell’amore è nostro, solo nostro Giulia, l’universo stanotte ci ha già portato via. Il blog è lì, mi rappresenta, non posso disquisire io sulla mia letteratura, sulla sua effettiva validità. Io quando scrivo sono fuori da tutto, non scrivo per nessuno in particolare apro il cuore e l’intelletto e mi lascio andare. Scrivere è la mia libertà non la baratterò con niente altro al mondo vorrei fosse anche quella di chi mi legge nell’attimo perenne dello sguardo che passa sulle parole. Ero così già a dieci anni, solo mia ma...

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Il vuoto incombe e troppo spesso i commenti lo amplificano: per favore tenetene conto. Passo da qui di tanto in tanto, leggo se c'è da leggere. Eventualmente rispondo.