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ADEGUARSI


Non riesco a cambiare finora, sono incapace di adeguamenti, non pratico compromessi, fondamentalmente ostico e estraneo alla quasi totalità delle mie frequentazioni virtuali. Su questioni come finis vitae e relativa legge, dinamiche parlamentari, dinamiche politiche, ideologie di questo secolo trascorso, storia italiana, cattolicesimo e Vaticano, figure papali, teologia ed Evangeli, rapporti con l'Islam, fenomeno migratorio, Europa europeisti e UE, scuola e valori educativi, Magistratura e magistrati...ma soprattutto senso del tempo dell'uomo e delle sue radici etiche profonde, per tutti questi argomenti e altri ancora ho una posizione opposta e diversa dalla vostra ( o da quella che leggo sulle vostre pagine). Lascio da parte le questioni riguardanti nello specifico le dinamiche relazionali e comportamentali dei blog, ciò che io chiamo "galateo da rete"; qualcosa di talmente sciocco da non meritare attenzione ma che invece domina ferocemente i nostri rapporti. Capite bene dunque che le diversità intellettuali e d'opinione unite a questa scontrosità di base mi rendono finito prima ancora di cominciare.

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CONTINUO

 Quella sera sei tornata a casa con me, gioco aperto e, incredibilmente, mi sono comportato con gradevole simpatia, nemmeno una parola fuori posto o un gesto di troppo; quando un attimo prima di entrare nel portone mi hai baciato sulla guancia e mi hai sorriso ero ormai finito. Stasera è la stessa cosa ma non devo guardarti in viso: - Non durerà! - è la frase scritta dentro i tuoi occhi un attimo dopo il rush finale. Non è vero, non importa, ci siamo ci siamo stati, quell’amore è nostro, solo nostro Giulia, l’universo stanotte ci ha già portato via. Il blog è lì, mi rappresenta, non posso disquisire io sulla mia letteratura, sulla sua effettiva validità. Io quando scrivo sono fuori da tutto, non scrivo per nessuno in particolare apro il cuore e l’intelletto e mi lascio andare. Scrivere è la mia libertà non la baratterò con niente altro al mondo vorrei fosse anche quella di chi mi legge nell’attimo perenne dello sguardo che passa sulle parole. Ero così già a dieci anni, solo mia ma...

UN'IPOTESI -

Se ami non fai l’amore, ce l’hai dentro e lo tiri fuori, non ti vedi mentre lo fai e quindi non hai nessuna pruriginosa fantasia sessuale. Non c’è sesso nell’amore ma solo sviluppi trascendentali di una nobiltà eterna che hai come patrimonio da spendere. E lo spendi male, sempre. Il concetto di piacere sessuale sta stretto dentro il mio amore: prima no, prima ci stava benissimo ma era un’ipotesi.
L’amore era un patrimonio enorme e noi non potevamo contenerlo tutto…si apre un interruttore, un giorno, e poi a ondate la vita ti porta via come un fiume in piena e tu non puoi rifiutarti di essere diverso da prima!