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Visualizzazione dei post da luglio, 2023

RITROVARSI

C'era il caldo di fine estate, quello di una sera che recita le solite litanie di fine stagione. Ogni volta sono sempre di meno, devi trovarci un senso diverso magari rinforzandole con i ricordi di quelle trascorse. Ma fa male...almeno un po'.  Conosceva quella casa all'ultimo piano e la grande terrazza col panorama verso il mare e le stelle. Si, la conosceva bene anche se talvolta si era camuffato da viandante distratto. Conosceva le intime fibre di quelle pareti, adesso muovendo i suoi passi in corridoio le voci e i volti ricomparivano tutti ad uno ad uno. Attendeva da venticinque anni il ritrovarsi. Non aveva particolari ritrosie per la socialità, dipendeva dal momento e dal luogo, che fossero un palcoscenico adeguato alla recita che egli proponeva. Ma gli altri lo sapevano? Gente così nè bene nè male ma anche lui in fondo era allo stesso modo. Fuori perchè nell'intimo c'era un abisso profondo e sconosciuto ai più, lui lo aveva difeso sempre a denti stretti. Sul...

L'OSSESSIONE DEL DESIDERIO

Tu sai perfettamente come compiacere un uomo ed io come fare lo stesso con una donna: che l’omologazione sia ancestrale o meno non ci tocca poiché sappiamo denudarci benissimo ugualmente. E mentiamo spudoratamente mentre lo facciamo. Voglio dirti una cosa: ci fu un tempo lunghissimo in cui mi piaceva molto essere amabile, sapevo ritrovarmi in un attimo ed ero estremamente determinato nel mio progetto seduttivo. Ah, quanto duravano le mie stagioni, le estati infinite a divorare il sole e la luce e quanta crudeltà c’era nello scivolare tra le pieghe della carne e sentirsi in armonia sempre, senza mai un ripensamento che non fosse una nuova strategia, un’onda nuova che mi portava in cresta a mostrarmi il tuo corpo nudo e acceso. Un giorno ti dirò come e quando mi accorsi del progetto infondato e dell’altra verità, più profonda, di quando mi accorsi che la condivisione non appartiene all’amore e quanto esso sia intimamente, visceralmente nostro. Indivisibile da noi stessi, solitario . Fu u...

LETTERA NEL VENTO

Che ne sai dell’alito caldo che scende talvolta sulla mia terra? Io l’ho solo presagito ieri sul far della sera, un breve momento di attesa poi è iniziato. Ma tu non puoi sapere che lo scirocco è un confine nella nostra vita, un paletto da cui ripartire alla ricerca di una nuova frescura. Eri bellissima davanti al mare che ci vide diversi. Immobile il tuo corpo, l’abito unica parte viva su di te. Il vento caldo come sciroppo denso ci avvolgeva ed io sognai un’estate lontanissima e sospesa come questa quando ogni cosa doveva cominciare. Ma tu non sai, hai voluto dimenticare, io non potevo fissato dal vento in un sogno inutile ma necessario.Tu non hai bisogno di sapere che il tuo violino suonò per quest’ uomo un accordo lunghissimo che è rimasto su di me che sono una viola, compongo solo una biscroma al giorno. Troppo poco per difendersi dallo scirocco che avvolse le nostre vite. Tu sei altrove adesso, se una finestra dondola o sbatte la chiudi per non ricordare quella costa, il mare e i...