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Visualizzazione dei post da 2023

Il mio Natale che mi riempia di nuovo la vita di verità.

TEATRO ALLA SCALA -

Andiamo con ordine, col mio ritmo evidentemente. Il primo incontro con la musica riguarda l’infanzia e il teatro alla Scala: il primo pensiero che in qualche modo costeggiava l’amore fu dedicato ad un giovane primo violino dell’orchestra che suonava la romanza in Fa per violino e orchestra di Beethoven.

CICLI -

Da molti anni a cicli, penso di aver compiuto una lunga traversata: i miei pensieri spettinati e costretti poi ad un educandato severo. Un supplizio! Scrivere è una liberazione, la mia: mi inchioda su un pensiero, mi addensa finalmente, per un lungo e interminabile attimo è lei la mia padrona assoluta ed io il suo amante totale!

OCCASIONI -

Amo le occasioni ma esse mi sfuggono sempre di mano mentre io vorrei che restassero eterne

A volte troppo grande e fa bene dopo molto tempo adagiarsi sul pensiero

Arriva poco dell’universo che mi gira dentro

L'ULTIMO E COSì SIA

Io sono Enzo, Enzo Rasi.  Dentro il mio nick c'è il mio vero nome, dentro quello che scrivo la mia anima  e voi l'avete spesso ignorata.  Forse lo avete fatto semplicemente perchè io non rispondo ai vostri canoni  e sono inadeguato alla tendenza virtuale del periodo.  Ebbene sì sono inadeguato e digerisco male i compromessi, eppure ne ho dovuti fare molti anch'io.  Adesso però questa storia è finita,  io scrivevo così, ora ho smesso, non mi interessa più, non nel senso che vedo  interessa a molti di voi;  mi interessavano altre cose e non le ho trovate. Ero un solitario, sono rimasto tale. È necessario imparare a leggere prima ancora di imparare a scrivere,  non sono molti a saperlo fare.  La gran parte delle persone incontrate in questo ambiente non ne sono capaci  ma credono arrogantemente di sì.  Se impari a leggere ti aprì alla conoscenza e all'analisi delle dinamiche umane:  e così che non puoi disconoscere le tu...

L'ASSASSINO SILENZIOSO

L’amore che si presenta alle spalle di notte è un assassino silenzioso. Scivolo tra le sue braccia per sfuggire al mio destino. Dibattersi, negare cambiare il suo disegno con una poesia bilanciare con i miei frammenti il suo sorriso finale è l’ultima sciocchezza di quest’uomo. Stanotte non finirà così Per molto tempo ancora tralascerò quella virgola che fa da confine tra la vita e i giorni vuoti. E voltandomi ti bacerò come tu non hai mai provato Mi ucciderai certo ma non sarà invano ti accoglierò da solo stanotte. Come sempre sono stato e ti guiderò la mano e per un lunghissimo attimo capirai. Dopo sarà troppo tardi Troppo facile troppo rapido e lontano Devo essere sincero “stanotte” piace anche a me: l’ho scritta di getto come se fosse già presente dentro la mia mente e non aspettasse altro che uscire. Era notte alta e dovevo liberare il cuore da un peso decennale e crudele, non serviva altro che scrivere e farlo con dedizione sincera. Dopo, un minuto solo dopo è trascorso un interva...

UNA COSA SENZA SENSO, ISTRUZIONI PER L'USO

Per molti di voi sembra una cosa senza senso: molti blog, gli stessi testi solo organizzati in modo diverso. C’è una gran parte di ragione. Però tutto questo non vi crea alcun fastidio e il vero problema, in qualsiasi modo io abbia organizzato la mia scrittura, è ben altro. Attiene ormai da molto tempo alla mia fine sostanziale come blogger, alla mia palese incapacità di relazionarmi con questo esterno virtuale e alle conseguenze prevedibili di tale difetto. All’inizio leggevo circa una trentina di blog ogni giorno e ne commentavo almeno una ventina anche se non vi era nulla da commentare! Avevo intuito che l’unico modo per esserci ed essere letto qui è visitare in modo visibile e tracciabile gli altri blog: non ci sono alternative alla lettura dei vostri post con commento a seguire. Il “like” è soltanto un succedaneo di poco conto. Commentare è indispensabile, presenziare una conditio sine qua non, se non ci riesci il tuo spazio torna ad essere un diario privato segreto non dissimile...

TORNO A CASA - S.LORENZO

Stasera torno a casa, ai luoghi in cui muovermi è automatico e il trascorrere è rimasto un fruscio. Stanotte sulla spiaggia che mi vide bambino attenderò che altri sogni scendano quaggiù a riempirmi il cuore.  Le stelle scivoleranno giù lasciando nel cielo le scie del loro splendore mescolato alla magia che i desideri portano sempre con se.  Vorrei fosse diversamente ma sarò solo: porto le stimmate di una condizione esclusiva non più rimediabile ormai.  Ho già pronta la scatola con la mia lucciola personale, l’aprirò per far da richiamo alle sue sorelle del cielo, che non si scordino di me quaggiù; le attendo da un’estate all’altra, da una stagione all’altra, fingendo sempre che una carezza possa mitigare la disillusione di una vita.  Sorriderò questa notte quando arriverà la liberazione della tua voce e sarà di nuovo agosto con le cicale ad esaurire la notte e l’andirivieni delle onde a immortalare il tempo. Saranno più lente o più veloci le mie stelle stanotte quan...

RITROVARSI

C'era il caldo di fine estate, quello di una sera che recita le solite litanie di fine stagione. Ogni volta sono sempre di meno, devi trovarci un senso diverso magari rinforzandole con i ricordi di quelle trascorse. Ma fa male...almeno un po'.  Conosceva quella casa all'ultimo piano e la grande terrazza col panorama verso il mare e le stelle. Si, la conosceva bene anche se talvolta si era camuffato da viandante distratto. Conosceva le intime fibre di quelle pareti, adesso muovendo i suoi passi in corridoio le voci e i volti ricomparivano tutti ad uno ad uno. Attendeva da venticinque anni il ritrovarsi. Non aveva particolari ritrosie per la socialità, dipendeva dal momento e dal luogo, che fossero un palcoscenico adeguato alla recita che egli proponeva. Ma gli altri lo sapevano? Gente così nè bene nè male ma anche lui in fondo era allo stesso modo. Fuori perchè nell'intimo c'era un abisso profondo e sconosciuto ai più, lui lo aveva difeso sempre a denti stretti. Sul...

L'OSSESSIONE DEL DESIDERIO

Tu sai perfettamente come compiacere un uomo ed io come fare lo stesso con una donna: che l’omologazione sia ancestrale o meno non ci tocca poiché sappiamo denudarci benissimo ugualmente. E mentiamo spudoratamente mentre lo facciamo. Voglio dirti una cosa: ci fu un tempo lunghissimo in cui mi piaceva molto essere amabile, sapevo ritrovarmi in un attimo ed ero estremamente determinato nel mio progetto seduttivo. Ah, quanto duravano le mie stagioni, le estati infinite a divorare il sole e la luce e quanta crudeltà c’era nello scivolare tra le pieghe della carne e sentirsi in armonia sempre, senza mai un ripensamento che non fosse una nuova strategia, un’onda nuova che mi portava in cresta a mostrarmi il tuo corpo nudo e acceso. Un giorno ti dirò come e quando mi accorsi del progetto infondato e dell’altra verità, più profonda, di quando mi accorsi che la condivisione non appartiene all’amore e quanto esso sia intimamente, visceralmente nostro. Indivisibile da noi stessi, solitario . Fu u...

LETTERA NEL VENTO

Che ne sai dell’alito caldo che scende talvolta sulla mia terra? Io l’ho solo presagito ieri sul far della sera, un breve momento di attesa poi è iniziato. Ma tu non puoi sapere che lo scirocco è un confine nella nostra vita, un paletto da cui ripartire alla ricerca di una nuova frescura. Eri bellissima davanti al mare che ci vide diversi. Immobile il tuo corpo, l’abito unica parte viva su di te. Il vento caldo come sciroppo denso ci avvolgeva ed io sognai un’estate lontanissima e sospesa come questa quando ogni cosa doveva cominciare. Ma tu non sai, hai voluto dimenticare, io non potevo fissato dal vento in un sogno inutile ma necessario.Tu non hai bisogno di sapere che il tuo violino suonò per quest’ uomo un accordo lunghissimo che è rimasto su di me che sono una viola, compongo solo una biscroma al giorno. Troppo poco per difendersi dallo scirocco che avvolse le nostre vite. Tu sei altrove adesso, se una finestra dondola o sbatte la chiudi per non ricordare quella costa, il mare e i...