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Visualizzazione dei post da giugno, 2021

.NON DURERA'

Quella sera sei tornata a casa con me, gioco aperto e, incredibilmente, mi sono comportato con gradevole simpatia, nemmeno una parola fuori posto o un gesto di troppo; quando un attimo prima di entrare nel portone mi hai baciato sulla guancia e mi hai sorriso ero ormai finito. Stasera è la stessa cosa ma non devo guardarti in viso: – Non durerà! – è la frase scritta dentro i tuoi occhi un attimo dopo il rush finale. Non è vero, non imp orta, ci siamo ci siamo stati, quell’amore è nostro, solo nostro Giulia, l’universo stanotte ci ha già portato via

Riflettendo su Maiorana

Avevo un voto bassissimo in matematica a scuola ed uno altissimo in italiano. Ho trascorso tutta la vita ad inseguire i numeri di cui ero perdutamente innamorato.  “Al mondo ci sono varie categorie di scienziati; gente di secondo e terzo rango, che fan del loro meglio ma non vanno molto lontano. C’è anche gente di primo rango, che arriva a scoperte di grande importanza, fondamentali per lo sviluppo della scienza. Ma poi ci sono i geni, come Galilei e Newton. Ebbene, Ettore Majorana era uno di questi” – E. Fermi

CARMEN

Poichè non sopporto le feste come quella delle donne, di S. Valentino, del Papà e della Mamma, di S. Ermete patrono della rete, siccome sono un insopportabile snob, il post sull’8 marzo lo scrivo a modo mio e quando dico io e lo dedico ad una donna lontanissima e immaginaria. Mi sto accingendo a scrivere il post più difficile della mia carriera perchè devo parlare in termini lusinghieri di una persona e di un argomento spinosissimi e devo contemporaneamente separare la mia misura e la mia idea da quelle di Carmela ovvero Carmen Carla Consoli di S. Giuvanni ‘a Punta provincia di Catania, classe 1974, di professione cantantessa. L’idea di Carmela è la stessa di tutti media che non siano chiaramente legati in un modo o nell’altro a Berlusconi e cioè che egli rappresenti il punto più alto di una non cultura che da anni sta soffocando l’Italia e la sua politica sociale e umana. L’assioma è il seguente: se non passi dal letto di qualcuno come donna non hai spazi, se invece “la dai” ti si ap...

UNA DISTANZA INCOLMABILE -

Non riesco più a leggere la blogosfera con la serenità necessaria, fondamentalmente ne provo spesso fastidio; in certi casi carezzo in segreto le pagine dei miei amici di sempre e non riesco a capire il senso dei loro contatti in rete; mi sembra contradditorio, forzato, una concessione alla umana necessità di piacere e di farsi blandire ogni tanto. In questa incomprensione si trova tutta la mia distanza incolmabile fra il desiderio palese di continuare in modo nuovo e decente e la obiettiva incapacità di farlo il blogger.

IL TEMPO OBLIQUO

Questo è un tempo obliquo, questo degli ultimi anni: quello che mi divora sul blog e sulla carta. Non posso dire che non mi appartiene ma vorrei che se ne andasse altrove a intorbidare il cuore. Trascorro una buona parte del mio tempo "ludico" su queste pagine elettroniche ma il mio tempo vero è altrove su un poggio a scrutare una porzione di azzurro marino incuneata tra il monte e la vigna; il tempo diretto è un ragazzo senza freni che mi ha raccontato altre storie con altre parole e altre intenzioni. Credevo di incontrarli tutti i visi che ho amato: gli uomini e le donne che, secondo me, dovevano essere tutti qui a vagare fra queste colline e il mare. Si sono celati nel gran corpo della terra: di loro hanno lasciato, qua e là, soltanto l’eco sciolta del loro essere persone…e mi hanno dato una lezione di asciuttezza e dignità. Ho sperato che ci fosse almeno lei, doveva esserci e ho gridato il suo nome al vento ma non è tornato niente indietro: così sono inciampato nei sogni ...

ENZO COSI' COM'E' -

Forse la bellezza deve per forza far rima con la rarità. Ma è un peccato. Io scrivo nella speranza che il profumo della mia esistenza resti nelle teste di chi ho incontrato, qui e altrove. Però in certe mattine silenziose e assenti come questa, quando apro la mia pagina mi sento pulito; non devo dire a nessuno da dove vengo e dove mi dirigo. Quello che ho scritto mi sta davanti ed io lo guardo con grande serenità. Svaniscono le discussioni, le incomprensioni, gli asti, resto io solo e pulito, senza alcuna altra specificazione. Enzo, così com'è.

Jonio

C’è una luce particolare oggi sullo jonio, un filtro di perla per ammorbidire gli spigoli dei miei umori confusi. Anche ora la musica di uno degli artisti che ho amato di più mi porterà fuori dalle secche di questa sera infinita, sarà il dito che ti indicherà la mia luna, ti dirà le parole che io non so pronunciare e avrò la speranza che l’amore in assoluto ricomponga il dissidio di sempre e che scriverlo non sia stato inutile.

MERIDIONALE -

Non sono buono, non sono disponibile e sono meridionale. Mi piace esserlo nella misura in cui mi viene rinfacciato esserlo; non sono d’accordo quasi mai sulle valutazioni politiche, sociali e, a volte, culturali di chi mi frequenta e che io frequento ma ciò significa che sono stimolato a capire ed analizzare posizioni diverse dalle mie. Ma io parlo di posizioni non di sterco! Sono sempre troppo cinico e poco propositivo? Racconto un’ipotesi di realtà che vedo solo io? No si tratta di realtà nuda e cruda a 150 anni dall’Unità; il cinismo nasce dalla profonda delusione di un’Unità di comodo, esclusivamente letteraria, senza nerbo e senza popolo.

LA REPUBBLICA FRANATA SUL LAVORO

Trentacinque anni fa non avrei mai scritto questo post (anche perchè la rete e i blog non esistevano). Trentacinque anni fa leggendo il passato vedevo il presente e, pur con qualche dubbio, me ne compiacevo, era un’altra Italia, un incedere diverso sulle strade della vita, un modo ormai sconosciuto di affrontare ciò che viene comunemente detto il “retaggio del passato”. Fu un’eredità difficile e scomoda: perdemmo una guerra in cui mai avremmo dovuto entrare e lo facemmo con un armistizio separato semplicemente ridicolo diventando da un giorno all’altro alleati dei nostri avversari e viceversa. Una cosa inaudita, un bizantinismo furbetto che ancora pesa sulla nostra reputazione in campo internazionale. La guerra tracimò in una sanguinosa guerra civile, misconosciuta e negata per molti decenni in seguito, la guerra civile non poteva che lasciare ostilità e feroci risentimenti da una parte e dall’altra. Il referendum fece quel che poteva e mostrò palesemente la spaccatura che divideva il ...

DAS KAPITAL -

A ventanni la mia fede marxista aveva subito un duro colpo proprio nell’ambiente che frequentavo: c’entrava una ragazza (c’entrano sempre) e la sua vagina ideologicamente avanzata; da quella ero poi passato ad una revisione critica delle posizioni politiche del movimento. Insomma non ero più un fervente e cieco compagno ma quella prima idea sul Capitale di Marx era ancora profondamente valida per me: i soldi c’entrano sempre… le donne pure. All’età di 18 anni non avevo alcun dubbio: era il Capitale di Marx la vera strada e la vera novità in campo economico e sociale. Tra i due estremi liberalismo e marxismo avevo chiaramente scelto il secondo; a quell’età non ci sono mai mezze misure e anche ora è lo stesso. Tutto il territorio intermedio era territorio di conquista, inutile e vuoto, un terreno vastissimo e deserto da mettere a frutto con un’opera ferma di convincimento e, se necessario, di un buon numero di bastonate. Semplice, lineare, doloroso sempre.